Assecondando l’abitudine alle riletture storiche più o meno cicliche o più o meno “in rima” (per dirla alla Mark Twain), si osserva con curiosità un ritrovato amore per i meravigliosi anni 80. Il maestro d’immagini e regista Steven Spielberg li ha recentemente definiti anni di transizione in cui non esisteva il concetto di stress. In effetti il concetto di postmoderno negli anni 80 si esprime con grande forza e libertà. Tra nuove contestualizzazioni e gioco, tutto si fa oggetto e frammento da ricombinare per dare nuovo senso e più leggerezza ai nuovi orizzonti.
Ora che le società postmoderna e liquida sono forse finite (come osservato dagli stessi Baumann, Bordoni o Eco) il senso di transitorio che pur rimane ci spinge a guardare indietro: a quegli anni 80, del ‘900 e anche del ‘700, che hanno unito gioco e intimità, nitidezza, inquietudine pre-romantica e un cambiamento nel ritmo del pensiero a loro contemporaneo.
Il programma è un divertissement : un pezzo per anno tra due secoli. Da un lato Mozart che pronuncia parole raramente ascoltate in forma di frammento o singolo brano (con la voce del Fortepiano), dal lato novecentesco rispondono i capolavori di Boulez, Donatoni e Sciarrino: tre grandi autori che, pur manipolando diversa materia sonora si misurano con il senso del classicismo.
1782
Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)
Fantasia K. 396 in do minore
per fortepiano
1985
Salvatore Sciarrino (1947)
Lo spazio inverso
per flauto, clarinetto, celesta, violino e violoncello
1787
Wolfgang Amadeus Mozart
Rondo k. 511 in la minore
per fortepiano
1980
Salvatore Sciarrino
Anamorfosi
per pianoforte solo
1983
Karlheinz Stockhausen (1928 – 2007)
ZUNGENSPITZENTANZ
per ottavino solo
1788
Wolfgang Amadeus Mozart
Adagio k. 540 in si minore
per fortepiano
1789
Wolfgang Amadeus Mozart
Piccola giga k. 574 in sol maggiore
per fortepiano
1986
Franco Donatoni (1927 – 2000)
Arpége
per flauto, clarinetto, vibrafono, pianoforte, violino e violoncello
1781
Wolfgang Amadeus Mozart
Allegro k. 400 (372a) in si bem. maggiore
per fortepiano
1984
Pierre Boulez (1925 – 2016)
Dérive I
per flauto, clarinetto, vibrafono, pianoforte, violino e violoncello